L’inquinamento di ecosistemi antropici è al centro di numerose attività dell’ISB, monitoraggio del Radon indoor negli edifici, al monitoraggio e abbattimento di VOC (volatile organic compounds), dal microparticolato e microorganismi in ambienti indoor alla determinazione di inquinanti (pesticidi, idrocarburi policiclici aromatici, fenoli, farmaci, interferenti endocrini) in matrici di diversa natura. Una buona esperienza è stata maturata nel saggio di ecotossicità con Vibriofischeri (Microtox test), che consente di valutare la tossicità acuta di campioni liquidi o solidi.
Nel contesto degli ecosistemi antropici si collocano quindi anche i manufatti di interesse storico-artistico che tipicamente presentano criticità differenti, dovute ad una molteplicità di fattori, tra cui le condizioni climatiche e microclimatiche alle quali il bene è soggetto, la biodegradazione e contaminazione microbiologica e le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei materiali di cui è costituito. Fra le tecniche utilizzate, si cita l’analisi tassonomica e funzionale delle popolazioni microbiche in ambiente e su materiali (shotgun metagenomics, ampli consequencing).
Un’esperienza pluriennale riguarda lo studio dei qanat, antiche opere idrauliche per l’irrigazione di aree desertiche o semi aride, che include analisi ambientali, per progetti di riqualificazione funzionale dei sistemi irrigui e delle aree circostanti, nonché la loro datazione e catalogazione informatica (Repertorio Tipologico dei Qanat).